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SERRA SAN BRUNO

La Certosa di Serra San Bruno trae la sua origine dalla venuta del Santo eremita nel cuore della Calabria nel 1091.

Il nome originario dell’altipiano era Torre fino al secolo XIV, quando, al tempo di Ferdinando I d’Aragona (1375 – 1416), prevalse quello di Serra, a cui dopo la proclamazione del Regno d’Italia si volle aggiungere l’epiteto di "San Bruno" per qualificare meglio la cittadina calabrese e soprattutto quale manifestazione di riconoscenza e di devozione filiale al Fondatore e Padre dell’abitato.

Quando San Bruno giunse in Calabria, il generoso Conte Ruggero gli offrì un territorio nella località chiamata Torre, tra Arena e Stilo, a circa 850 metri di altitudine e in posizione lontana da ogni centro abitato.

Il grandioso complesso edilizio fu ricostruito, a partire dal 1894, da maestranze locali, su progettazione e sotto la direzione dell’architetto Pichat, dietro studiata continuazione dell’edilizia anteriore e recupero di quelle parti che non erano andate distrutte dal terremoto.

La ricostruzione durò sino alla fine del secolo e venne collaudata, il 13 novembre 1900, con la solenne consacrazione della chiesa, per mano del Vescovo serrese Mons. Giuseppe Barillari.

Nella chiesa del monastero sono custodite, sopra l’altare maggiore, oltre al busto argenteo contenente il cranio di San Bruno, le sacre ossa del fondatore dell’Ordine Certosino e del suo primo successore in Calabria, il beato Lanuino. Le reliquie sono conservate in una ricca urna marmorea, con intarsiate le parole: "In morte quoque non sunt divisi".

Il 7 febbraio, giorno di venerdì, verso le ore due del pomeriggio una violenta scossa del 9° grado della scala Mercalli, con epicentro a Soriano (paese a circa 15 chilometri da Serra) e dintorni, seminò il terrore in tutta la Calabria e cagionò rovine indescrivibili, mietendo in pochi instanti circa 40.000 vittime.

In Certosa non ci furono perdite di vite umane, ma degli edifici neppure uno rimase illeso; andò in rovina in un attimo il lavoro di secoli. Ben presto i monaci dovettero abbandonare Serra; i loro terreni furono incamerati; i libri, i documenti e i tesori della chiesa furono sequestrati o trafugati, finché nel 1808 la Certosa fu soppressa con decreto di Giuseppe Napoleone.

Serra San Bruno 

È una delle località di maggiore interesse turistico delle montagne calabresi. 

Il paese vanta un bellissimo centro storico e ospita numerosi spazi verdi, dove escursioni, percorsi naturalistici, religiosi e culturali sono all’ordine del giorno.

Il paesino Calabro interno, si presenta con strette vie, antiche costruzioni in pietra.

Serra San Bruno oltre che per la Certosa è famosa anche per i funghi difatti è anche chiamata la  “città del fungo”. I funghi vengono serviti in diversi modi, crudi, trifolati, marinati, fritti, con crostini o ripieni di ricotta.

DEDICATE UN GIORNO A SERRA SAN BRUNO - RELAX E MEDITAZIONE